Come conciliare famiglia e lavoro

Come conciliare famiglia e lavoro

come conciliare lavoro e famiglia

Essere una mamma lavoratrice non è facile. Tra i compiti lavorativi, le incombenze domestiche e la cura dei bambini, può essere difficile trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita familiare. Inoltre, queste difficoltà, amplificano ancora di più il gender gap, ossia il divario di genere nel mondo del lavoro tra uomini e donne. In questo articolo, parleremo dei migliori consigli e strategie per le mamme lavoratrici che desiderano mantenere un sano equilibrio tra vita familiare e carriera professionale.

Donne sul mercato del lavoro: il confronto tra Italia e altri paesi europei

La situazione occupazionale femminile in Italia è molto complessa e degna di attenzione, secondo i dati di Eurostat. In Europa, il divario occupazionale tra uomini e donne è ancora molto ampio, con un tasso di occupazione maschile del 77,2% e un tasso di occupazione femminile del 66,2%. In Italia, la situazione è ancora peggiore, con un tasso di occupazione femminile del 49,4% rispetto al 67,1% degli uomini. Il basso tasso di occupazione femminile è spesso legato alle esigenze familiari, con il 33% delle donne inattive che dichiara questo come motivo principale, rispetto al 2,9% degli uomini inattivi.

Conciliare lavoro e famiglia: come fare?

Di fronte a questo quadro preoccupante, la conciliazione tra lavoro e famiglia è diventata una questione urgente e complessa. Si tratta di un problema strutturale che richiede un intervento su più fronti, a livello culturale, sociale e politico. È importante che la società intera diventi più consapevole della situazione e si impegni a introdurre servizi e misure a sostegno delle donne lavoratrici.

Nel frattempo, esistono alcune strategie che possono essere adottate da entrambi i genitori per conciliare lavoro e famiglia.

Sfruttare il welfare aziendale

Le aziende di oggi stanno diventando sempre più attente alla conciliazione tra lavoro e famiglia dei propri dipendenti, e stanno adottando politiche a tal fine. Queste politiche possono includere benefici economici, come i congedi parentali retribuiti, oppure forme di lavoro flessibile come lo smart working. Inoltre, alcune aziende stanno introducendo servizi di assistenza alla famiglia per aiutare i dipendenti a gestire le esigenze familiari, come la possibilità di usufruire di un asilo nido in azienda o di programmi di supporto ai genitori che hanno figli con disabilità.

figlia che abbraccia la mamma mentre lavora in smart working

Utilizzare i congedi parentali

I congedi di maternità e paternità sono strumenti importanti che consentono ai genitori di prendersi cura dei propri figli senza dover rinunciare al lavoro. Tuttavia, spesso questi congedi sono utilizzati solo dalle donne, e solo per il congedo di maternità obbligatorio.

Dal 2016, il congedo di paternità è obbligatorio anche per i padri, ma prevede solo due giorni obbligatori, più altri due facoltativi da utilizzare entro i primi cinque mesi del neonato. È importante che i padri siano coinvolti nelle strategie familiari per la gestione delle attività lavorative.

papà che usufruisce del congedo parentale per prendersi cura del figlio

Chiedere sostegno a parenti e amici

I nonni sono una grande risorsa per le famiglie italiane che vogliono conciliare lavoro e famiglia. Non solo possono aiutare i genitori a gestire le incombenze quotidiane, ma anche godere dei benefici di passare del tempo con i nipoti e mantenere un’attività. Tuttavia, l’aumento dell’età media dei genitori e dei nonni e la prolungata vita lavorativa possono creare difficoltà. Per superare queste sfide, diventa importante sfruttare le reti sociali, come la collaborazione tra vicini di casa, amici di famiglia e colleghi di lavoro.

nonni che si prendono cura dei nipoti

Affidarsi ad asili e servizi pubblici

Purtroppo, le strutture pubbliche che sostengono le famiglie sono ancora molto carenti e gli asili spesso non sono in grado di accogliere tutti i bambini che ne avrebbero bisogno, soprattutto nelle grandi città e in alcune regioni d’Italia dove la domanda è molto alta. Tuttavia, è importante notare che nelle aree in cui i servizi per la presa in carico dei bambini di età compresa tra 0 e 3 anni funzionano meglio, il tasso di occupazione femminile è maggiore.

bambini-dell-asilo-che-giocano-con-l-insegnante-nell-aula