APE Sociale 2022: quali sono i nuovi lavori gravosi?

APE Sociale 2022: quali sono i nuovi lavori gravosi?

APE Sociale

L’APE Sociale, l’anticipo pensionistico sociale, è un’indennità a carico dello stato, erogata dall’INPS ed entrata in vigore nel 2017 in forma sperimentale, per poi essere introdotta ufficialmente con diverse proroghe.

Possono fare domanda per l’APE i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, i lavori autonomi o parasubordinati iscritti alla gestione separata dell’ente previdenziale pubblico, che fanno parte di specifiche categorie o si trovano in particolari condizioni.

Nel dettaglio, l’accesso all’APE è garantito ai disoccupati volontari e licenziati che hanno esaurito la prestazione per disoccupazione o mobilità da almeno tre mesi e che hanno almeno 30 anni di contributi. L’APE Sociale spetta anche a chi assiste da almeno 6 mesi un coniugi, un parente di primo grave convivente con handicap in situazioni di gravità o anche un parente di secondo grado convivente.

L’APE spetta anche agli invalidi civili con percentuale di almeno il 74% e a coloro che hanno svolto per 7 anni negli ultimi 10 un’attività di tipo gravoso. In particolare, quest’ultima categoria sarà soggetto ad ampliamento nel 2022. Quali lavori saranno coinvolti?

Chi rientra nei lavori gravosi previsti dall’APE Sociale?

Magazzinieri, estetisti, portantini, personale addetto alla consegna delle merci, lavoratori delle pulizie, conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento: sono alcune delle categorie che rientreranno nell’Ape sociale per i lavori gravosi. Sono otto le nuove categorie di lavori gravosi – oltre alle 15 già esistenti – che potranno accedere all’Ape sociale. Lo prevede la bozza della manovra di bilancio.

Ecco tutti i lavori classificati dal governo come gravosi:

  • i professori della scuola primaria e della materna;
  • i tecnici della salute;
  • i magazzinieri,
  • gli addetti nelle professioni qualificate dei servizi sanitari e sociali;
  • gli operatori della cura estetica;
  • i lavoratori impegnati nei servizi personali ed assimilati;
  • gli artigiani, gli operai specializzati e gli agricoltori;
  • i conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • gli operatori di impianti per lavorazione dei metalli, del vetro, del legno, della carta, della ceramica, del gas e dei prodotti petroliferi, ma anche gli addetti nella produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • gli addetti presso mulini e impastatrici;
  • i conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • gli operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio; gli operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • il personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • i portantini e professioni assimilate;
  • i giardinieri;
  • le professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

Con la formula attualmente in vigore, l’Ape sociale spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti o alle forme sostitutive ed esclusive della stessa e chi è iscritto alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla Gestione Separata.