Volontariato Lampedusa: come fare la domanda

Volontariato Lampedusa: come fare la domanda

Volontariato

Perché fare volontariato con i rifugiati? Il mondo sta registrando il più alto livello mai registrato di sfollati. La “crisi dei rifugiati” è ormai una condizione duratura: nel 2021 78 mila i rifugiati e migranti registrati nel sistema italiano d’accoglienza, con oltre 12.200 minorenni non accompagnati. Queste popolazioni stanno affrontando persecuzioni, guerre o violenze nelle loro case e le prospettive di un loro imminente rientro sembrano cupe.

Gli sforzi umanitari sono spesso sottofinanziati. Nel 2014-2015 le Nazioni Unite hanno ricevuto poco più della metà dei fondi necessari per gestire la crisi internazionale dei rifugiati. Ciò significa che ora più che mai le onlus hanno bisogno di persone che facciano volontariato per aiutare i rifugiati.

Lampedusa, porta d’accesso all’Italia e all’Europa per chi affronta il Mediterraneo, è l’approdo della speranza, il posto che più di ogni altro necessita di supporto e assistenza. Vuoi diventare volontario a Lampedusa? Ecco come fare.

Come diventare volontario a Lampedusa

Per potersi candidare come volontario per l’hotspot di Lampedusa basterà candidarsi su uno dei tanti siti che si occupano del reclutamento volontari, come Medici senza Frontiere o Emergency. Ad essere ricercati sono sia ruoli tecnici, in grado di occuparsi delle questioni burocratiche e amministrative, sia operatori umanitari attivi sul campo. A Lampedusa la partenza è sicuramente quella di essere inseriti nei gruppi di primo soccorso e di accoglienza, dove si aiutano i migranti anche attraverso il sostegno psicologico.

Per candidarsi è necessario iscriversi al sito di volontariato, ricercare tra le varie candidature disponibili e inviare profilo e curriculum. Inevitabilmente sarà importante una buona fermezza di spirito soprattutto perché si tratta di esperienze toccanti dal punto di vista umano. Oltretutto la mole di lavoro è tantissima e spesso bisogna lavorare nelle condizioni più disparate.

I requisiti per diventare volontario

I requisiti variano a seconda della Onlus o ONG cui si invia la candidatura, ma generalmente, i requisiti si assomigliano. Per accedervi, bisogna avere i seguenti requisiti:

  • età minima di diciotto anni;
  • cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario, purché in regola con i permessi previsti dalla normativa vigente in materia;
  • assenza di condanne, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati comportanti la destituzione dai pubblici uffici.

Poi, a discrezione dell’ente, si può procedere ad una formazione sul campo con esame finale. I principali requisiti richiesti per lavorare nelle ONG sono: buona conoscenza della lingua inglese, qualche anno di esperienza, capacità di trasmettere le proprie competenze. Il processo di selezione si basa sull’analisi della candidatura, dei colloqui e della partecipazione a qualche iniziativa della ONG; se si viene accettati, si riceve una formazione specifica rispetto ai piani e alle peculiarità di ogni ONG.

Parlando delle esperienze pregresse, sappiamo che spesso è difficile per i più giovani riuscire a dimostrare di aver intrapreso percorsi extra-curriculari attraverso i quale essere protagonisti di vere esperienze sul campo. Possono ovviamente aiutare le azioni di volontariato, l’aver viaggiato molto per motivi di studio, o essere attivamente impegnati in associazioni e/o simili.