Educazione e formazione: le principali opportunità del settore

Educazione e formazione: le principali opportunità del settore

Educazione

L’Educazione e la Formazione sono due pilastri fondamentali della nostra società. Hanno lo scopo di preparare i cittadini alle sfide del futuro rendendoli pronti a ricoprire un ruolo per la crescita propria e del Paese.

Gli anni della pandemia e con la DAD e il conseguente distanziamento sociale, hanno messo a dura prova l’organizzazione della Scuola e dei servizi sociali, mettendo in evidenza carenze strutturali e necessità di aggiornare i modelli educativi di riferimento.

Mondo Scuola e mondo accademico sono dunque cambiati e continueranno a cambiare, puntando anche su nuovi piani di studio per i corsi di laurea specifici per entrare nel mondo dell’educazione e della formazione. Per chi quindi desidera intraprendere una carriera in questo settore, è importante studiare attentamente il percorso universitario di scienze della formazione per poter poi valutare bene se è questa la propria aspirazione.

Tra il corso di laurea in scienze dell’educazione e della formazione c’è infatti una sostanziale differenza: nel primo caso parliamo di un corso che prepara lo studente a diventare un educatore professionale, con la possibilità di lavorare in molteplici strutture; nel secondo caso invece il piano di studi è pensato per i futuri insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria.

Scopriremo insieme quali sono le opportunità del settore e le novità per l’accesso al mondo del lavoro.

Laurea in scienze della formazione: le opportunità

La laurea in scienze della formazione è pensata per chi desidera diventare insegnante della scuola primaria e dell’infanzia. A differenza di altre lauree, il corso in scienze della formazione è abilitante all’insegnamento e quindi non si devono conseguire i 24 CFU richiesti ad altri laureati.

Il piano di studi prevede una combinazione di conoscenze umanistiche e scientifiche e competenze in pedagogia, psicologia e sociologia. A questo si aggiungono laboratori e tirocini al fine di testare i metodi di insegnamento e acquisire un’autonomia nella gestione delle classi.

Un laureato in scienze della formazione può aspirare anche ad altri ruoli, come il ricercatore o il docente universitario e delle scuole superiori.

Con le nuove sfide previste dall’attuazione dei progetti del PNRR per le scuole, ci potrebbero inoltre essere ulteriori cambiamenti, soprattutto perché la pandemia ha evidenziato quanto sia importante il dialogo tra la scuola e il mondo del lavoro per creare professionalità mirate alla crescita economica.

I fondi stanziati per questo rinnovamento e per la ristrutturazione delle strutture sono al momento 29,2 miliardi, ma altri 10 miliardi sono previsti nella pianificazione FSE 2021-2027.

Laurea in scienze dell’educazione: gli sbocchi lavorativi

Il corso di laurea in scienze dell’educazione prepara gli studenti a svolgere il ruolo di educatore nelle scuole, nelle ludoteche, nei centri diurni per disabili e in tutte le strutture che offrono servizi sociali. Nel percorso per diventare educatore ci sono poi diversi rami in cui specializzarsi: psico-educativo e sociale, scuola dell’infanzia, socio-giuridico e ulteriori percorsi di perfezionamento. Gli sbocchi professionali di un educatore sono più variegati rispetto ad un laureato in scienze della formazione.

L’educatore può operare in contesti sanitari per il sostegno socio-psicologico, in progetti che hanno l’obiettivo di intervenire su situazioni di disagio o in problematiche che riguardano l’accoglienza e l’inserimento sociale di persone in difficoltà.

L’educatore inoltre opera anche nelle scuole dell’infanzia, accompagnando i più piccoli in percorsi di integrazione sociale.