Come migliorare il work life balance?

Il work-life balance rappresenta la capacità di conciliare la vita professionale con quella privata, garantendo il benessere e la soddisfazione in entrambi gli ambiti. Secondo un’indagine condotta da InfoJobs e Gympass nel 2022, il 77% delle persone ritiene essenziale trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata.
I lavoratori oggi cercano aziende che offrano flessibilità, benefit aziendali e un ambiente sereno, per poter dedicare tempo alla famiglia, agli hobby e alla propria salute. Tuttavia, il lavoro rimane fondamentale per il sostentamento economico e il senso di realizzazione personale. Le aziende possono fare molto per supportare i dipendenti in questa ricerca di equilibrio, adottando strategie e strumenti adeguati.
Il ruolo delle aziende nel migliorare il work-life balance
Le imprese giocano un ruolo cruciale nel migliorare il work-life balance dei propri dipendenti, offrendo una serie di strumenti che favoriscono una migliore gestione della vita professionale e privata. Tra le soluzioni più efficaci, le aziende possono adottare orari flessibili e promuovere il lavoro da remoto, consentendo ai dipendenti di gestire meglio il loro tempo. Un’altra misura molto apprezzata è la possibilità di usufruire di una banca ore, che consente ai lavoratori di accumulare ore extra per poi utilizzarle in futuro, creando maggiore libertà di gestione.
Molte aziende hanno anche scelto di implementare asili nido aziendali o campus estivi durante le chiusure scolastiche, supportando i genitori nella gestione dei figli. Inoltre, le convenzioni per attività sportive e assistenza sanitaria sono diventate sempre più comuni, incoraggiando i dipendenti a prendersi cura della propria salute fisica e mentale. Un’altra misura che sta prendendo piede è la presenza di un maggiordomo aziendale, che supporta i dipendenti nella gestione delle loro commissioni quotidiane, come fare la spesa o prenotare appuntamenti personali, liberando tempo da dedicare ad altri aspetti della vita privata.
Tuttavia, per far sì che queste iniziative siano davvero efficaci, le aziende devono adottare una cultura aziendale basata sulla fiducia e sull’orientamento ai risultati, anziché concentrarsi esclusivamente sulla presenza fisica in ufficio. La chiave è riconoscere che ogni lavoratore ha esigenze diverse, che devono essere rispettate per garantire il benessere complessivo.
Strategie personali per un miglior equilibrio
Oltre alle politiche aziendali, ogni lavoratore può adottare strategie personali per migliorare il proprio work-life balance. Alcuni consigli utili includono:
- Dedicare tempo alle relazioni sociali. Spesso, nella frenesia della vita quotidiana, tendiamo a mettere da parte amici e famiglia. Pianificare momenti da trascorrere insieme, anche solo un’uscita per un caffè o una cena, aiuta a ridurre lo stress accumulato durante la settimana lavorativa. Questi momenti di svago sono fondamentali non solo per mantenere legami affettivi forti, ma anche per recuperare energie e affrontare con serenità le sfide professionali.
- Evitare lo stress nel tempo libero. Quando abbiamo pochi giorni liberi, sentiamo la necessità di recuperare tutte le attività che non abbiamo potuto fare durante la settimana lavorativa. Tuttavia, questo approccio rischia di vanificare gli effetti positivi del riposo, trasformando il tempo libero in un altro tipo di impegno. È importante imparare a concedersi momenti di relax, senza sentirsi obbligati a riempire ogni singolo minuto con attività.
- Imparare a dire di no. In un mondo sempre più competitivo, può sembrare difficile rifiutare richieste lavorative o sociali, ma è fondamentale per non sentirsi sopraffatti. Dire di no in modo assertivo non significa essere poco professionali, ma piuttosto saper stabilire dei confini sani che rispettano le proprie necessità.
- Creare confini precisi. Ad esempio, evitando di rispondere a email di lavoro mentre si è a tavola con la famiglia o portando il computer a letto per lavorare. Questi piccoli accorgimenti possono sembrare banali, ma sono in grado di fare una grande differenza nel mantenere i giusti limiti. È anche importante, soprattutto con il proprio datore di lavoro, definire in modo chiaro le proprie disponibilità, chiarendo quando si è reperibili e quando invece si è completamente fuori dal contesto lavorativo.
Adottare queste buone pratiche permette di migliorare la qualità della vita, mantenendo un livello di produttività ottimale.